Le pietre nere in cristalloterapia riconfermano la “buona fama” di questo colore. Gli antichi culti matriarcali valorizzavano questi minerali perché essi racchiudevano il mistero dell’universo e delle energie che lo governano. Una leggenda vuole che, nell’onice, dormano assopite le divinità.
Insomma, le pietre nere funzionano come una spugna. Assorbono le energie negative, le filtrano e rilasciano protezione e positività. Aiutano a rimuovere i blocchi energetici. Queste energie sono poi irradiate sul piano fisico. Rimandano anche al segreto alchemico, quello secondo cui la materia non sia altro che energia materializzata.